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I campioni del passato sono abituati al successo nella massima serie di corse elettriche del mondo, ma la doppietta in Arabia Saudita ha dimostrato che sono in qualche modo lontani dai livelli che TAG Heuer Porsche e Jaguar TCS Racing, così come i rispettivi team clienti Avalanche Andretti ed Envision Racing, attualmente in testa.
La prima gara di venerdì ha visto Vergne segnare punti con il settimo posto, mentre Vandoorne ha mancato di poco la top-10 con l'11° posto. Ma questo è il massimo che ha avuto. Vandoorne ha partecipato ai duelli per il terzo round, ma è arrivato solo ottavo. In gara, i progressi sono stati difficili da ottenere e un problema tecnico ha impedito al belga di vedere quanta energia utilizzabile gli era rimasta, e non ha potuto nemmeno controllare via radio la sua squadra.
Questo ha lasciato i piloti del DS, con tre titoli in totale, frustrati ma motivati a sistemare le cose.
Vandoorne: «È stata una giornata s***»
«Dopo quattro o cinque giri, ho perso il display al volante e le comunicazioni radio con la squadra», ha detto il trentenne. «Non avevo alcuna informazione per gestire la mia energia», il che era una doppia frustrazione in quanto il pilota della DS sembrava avere un vantaggio rispetto a chi lo circondava secondo i dati trasmessi in trasmissione.
«Tutto sul volante è fallito», ha aggiunto in un'intervista a Motorsport.com. «Non potevo più attivare [ATTACK MODE]. Ho provato ad avviare la procedura ma sapevo che sarei stato squalificato».
In gara sono necessarie due attivazioni del boost da 50 kW e Vandoorne non è riuscito a superarle, tanto quanto avrebbe voluto, e ci ha provato, perdendo terreno contro Sacha Fenestraz e Dan Ticktum mentre saltava il loop. I commissari non hanno avuto altra scelta che schiaffeggiare Vandoorne con una penalità, facendolo cadere dall'undicesima alla ventesima posizione.
È da molto tempo che non siamo in quella posizione, in cui ci manca la pura prestazione e finire in zona punti sembra una vittoria.
— Jean-Eric Vergne (@JeanEricVergne) 29 gennaio 2023
Fa male, non c'è altra parola.
Ma ci motiva più che mai a tornare al top. Non ci arrenderemo 👊🏼
«La gestione dell'energia sembra essere buona, ma finora non siamo stati in grado di utilizzarla», aggiunge Vandoorne. «Niente ha funzionato per me, ma avevo dal tre al quattro percento in più di energia rispetto a chi ci circondava. È stata una giornata s***.
«Finora è stato estremamente impegnativo per noi. Non siamo dove dobbiamo essere e abbiamo bisogno di alcuni grandi miglioramenti per tornare a lottare fino alla fine, ma questa squadra può farlo».
Vergne: «Fa male ma ci motiva a tornare»
Vergne ha aggiunto solo il 16° posto al suo ottavo in gara uno. Ha fatto eco ai sentimenti dei suoi compagni di squadra e sa che ne arriveranno altri.
«È passato molto tempo dall'ultima volta che non ci trovavamo in una posizione in cui ci mancava la pura prestazione e i punti sembrano una vittoria», ha detto Vergne. «Fa male, non c'è altro modo di dirlo, ma ci motiva più che mai a tornare al top.
«Non ci arrenderemo».