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Ma mentre i vincitori si sono guadagnati la meritata gloria, correre nella capitale italiana ha prodotto molti momenti incredibili in Formula E. Eccone alcuni che potresti aver dimenticato...
Una benedizione papale
Prima che la Formula E gareggiasse a Roma per la prima volta nell'aprile 2018, una selezione di piloti, oltre all'auto ufficiale del campionato, ha ricevuto una benedizione apostolica privata da Sua Santità Papa Francesco nella sua residenza di Santa Marta.
Papa Francesco si è anche preso il tempo di benedire il figlio che sta per nascere di Lucas di Grassi. «È stata un'esperienza unica, come quella che si ottiene solo con la Formula E», ha detto di Grassi a DHL InMotion. «Mia moglie è incinta, stiamo aspettando un bambino e ricevere la benedizione del Papa proprio ora è stato fantastico!»
La benedizione forse ha aiutato anche Di Grassi in gara, visto che pochi giorni dopo è arrivato secondo nella prima edizione dell'E-Prix di Roma!
Il salto!
Le prime due gare a Roma nel 2018 e nel 2019 hanno caratterizzato una caratteristica unica su una pista di Formula E: un salto! Per un breve momento, le auto volavano sopra il suolo prima di tornare sulla pista ad alta velocità.
Nel 2021, il Circuito Cittadino dell'Eur è stato sostanzialmente rivisto, con una pista più lunga e veloce inaugurata.
Vandoorne lascia il segno
Il debutto in Formula E di Stoffel Vandoorne nel 2018 è stato accolto con notevole entusiasmo dalla comunità degli sport motoristici, ma la prima stagione del belga è sempre stata intesa come una missione conoscitiva piuttosto che una lotta per il campionato.
Correndo per HWA Racelab prima che il team si evolvesse in Mercedes-EQ per la stagione successiva, Vandoorne ha ottenuto una straordinaria prima pole position alla Julius Baer all'E-Prix di Hong Kong 2019, ma è stato costretto al ritiro dalla gara a causa di un problema all'albero di trasmissione.
Due gare dopo, Vandoorne ha ottenuto il suo primo dei 15 podi in Formula E quando è arrivato terzo a Roma. Dopo aver ottenuto tre podi in cinque gare di Roma, riuscirà il pilota del DS Penske a conquistare il suo primo podio nella stagione 9 questa
volta?
Storia fatta per Jaguar
Prima dell'inizio del terzo round della stagione 7 a Roma il 10 aprile 2021, la coppia Jaguar Sam Bird e Mitch Evans deve aver pensato di affrontare una giornata difficile. Iniziata la gara rispettivamente in decima e dodicesima posizione, ci si aspettava poco dal duo, ma le cose stavano per cambiare...
Una combinazione di sfortuna per i rivali in vantaggio e alcuni sorpassi assolutamente oltraggiosi hanno portato Bird ed Evans a recuperare un totale di 17 posizioni sulla griglia di partenza e finire secondo e terzo in gara dietro Jean-Eric Vergne.
Questo è stato il primo doppio podio per Jaguar in Formula E e, sebbene le cose non siano state così positive per i compagni di squadra in questa stagione, non c'è posto come Roma per rivitalizzare una stagione. Evans e Bird hanno vinto collettivamente quattro dei sei precedenti E-Prix di Roma, quindi nutrono grandi speranze di andare in Italia questo fine settimana.
Un ultimo momento di gloria per Oliver Turvey
Considerato per anni uno dei piloti più sottovalutati nella storia della Formula E, l'ultima stagione di Oliver Turvey con NIO 333 Racing ha prodotto molte prestazioni tipicamente ostinate da parte del pilota britannico, con premi in punti limitati.
C'è stata però un'eccezione, una delle gare tatticamente più astute della stagione che ha portato Turvey e il compagno di squadra Dan Ticktum a segnare punti per NIO a Roma l'anno scorso.
Partendo dalla parte posteriore della griglia, Turvey ha risparmiato energia utilizzabile nelle fasi iniziali, il che gli ha permesso di scegliere i momenti per andare avanti mentre le Safety Car e le penalità di tempo cospiravano a chi lo circondava.
Quell'energia extra ha permesso a Turvey di attaccare, una tattica che ha portato a un settimo posto e sei punti in campionato, tutti dall'ultimo posto all'inizio della gara.
Questi punti si sono rivelati gli ultimi di Turvey in Formula E, ma servono a ricordare il ritmo tattico necessario per ottenere risultati contro ogni previsione in uno sport fortemente competitivo.