Nel 2018/19 Nissan è stato il primo produttore giapponese a entrare nella serie dopo aver siglato una partnership con il team e.dams, già più volte vincitore del campionato. È leader mondiale nella progettazione e produzione delle auto completamente elettriche, con oltre 365.000 veicoli Nissan LEAF venduti dal suo esordio nel 2010. Per il suo ingresso in Formula E, Nissan ha sfruttato l'esperienza già acquisita nel settore dei veicoli elettrici per sviluppare il nuovissimo powertrain per la sua auto di Formula E. Gli insegnamenti acquisiti sulla pista saranno a loro volta sfruttati per lo sviluppo della prossima generazione di veicoli elettrici della casa automobilistica giapponese.
Nella sua prima stagione, il team è riuscito a conquistare il secondo posto nella classifica Team dopo sei podi, sei pole position e 16 presenze nelle Qualifiche della Super Pole, tra Buemi e Rowland, rendendo Nissan e.dams la squadra che annovera i migliori risultati nelle sessioni delle Qualifiche del campionato. Il team ha concluso la stagione con la sua prima vittoria nell'ultimo fine settimana di gara a New York City.
Per le prime due stagioni in Formula E, Nissan si è avvalsa dell'esperienza nella Formula E dell'ex campione Sebastien Buemi e di quella del pilota britannico Oliver Rowland. Sulla base delle prestazioni della stagione precedente, la coppia ha pilotato la nuova auto del team, "ispirata al kimono", nell'anno 2019/20. Dopo una partenza lenta, Buemi ha fatto guadagnare a Nissan il primo podio al Round 4 di Città del Messico con un terzo posto.
La coppia di piloti del team Nissan ha fatto passi da gigante nella finale di sei gare a Berlino in cui Buemi ha conquistato tre podi e Rowland la sua prima vittoria in Formula E. Una serie straordinaria di risultati che hanno permesso a Nissan e.dams di arrivare al secondo posto nella classifica dei team.
Nissan e.dams è arrivata al campionato 2020/21 con l'assetto di un team con le prospettive migliori. Il marchio giapponese ha recuperato il tempo perso nella stagione precedente dopo che la sua soluzione con doppio motore era stata esclusa e ha chiuso in bellezza con la prima vittoria di Rowland a Berlino. Il ritmo della Stagione 7 è cresciuto lentamente, con un pizzico di sfortuna per il pilota britannico che ha limitato i suoi risultati.
Rowland ha concluso la stagione con un altro podio a Tempelhof, dopo la terza posizione ottenuta a Puebla. Se non ci fosse stato un DNF a Londra, dopo il pasticcio con Stoffel Vandoorne (Mercedes-EQ), il pilota avrebbe potuto disturbare i primi tre della classifica. Un piazzamento al quinto posto in una delle due gara disputate a Roma è stato il massimo risultato che Buemi è riuscito a conquistare in un anno deludente in cui il pilota ha ottenuto il punteggio più basso della sua carriera in Formula E.
Con Maximillian Guenther arruolato nel team per l'ultimo anno delle Gen2, le difficoltà per Nissan sono proseguite in una stagione che è stata quella con il punteggio più basso di sempre per la squadra che è finita nona in classifica. Il quinto posto a Marrakech è stato il miglior piazzamento di Buemi, quello che ha prodotto il punteggio più alto.
Nella Stagione 9, l'inizio dell'era Gen3, Nissan ha preso il controllo completo della squadra, introducendo una formazione completamente nuovo, riponendo la propria fiducia in Norman Nato, che torna dopo un anno sabbatico, e del rookie Sacha Fenestraz, molto apprezzato.